Un'occasione per articolare nuove vie
Il congresso
«Come si esce dalla sindemia?» è il secondo step di una sperimentazione che è nata dall’esigenza di costruire in modo collettivo delle coordinate per orientarsi nel presente. Un tempo duro, difficile, complesso, in cui la violenza pandemica ha fatto emergere con forza una lunga serie di contraddizioni: la radicale insufficienza e inadeguatezza del sistema sanitario, la prevalenza dell’interesse economico privato sulla salute comune, la necessaria intersezionalità del concetto di salute, che non può essere legato alla semplice presenza di una qualche forma di “malattia” ma deve essere considerato in modo olistico, prendendo ad esempio in considerazione determinanti sociali e ambientali.
Perché questo congresso nazionale? Perché gli effetti del Covid-19 esplosi nel 2020 hanno superato quelli di una pandemia, configurando una vera e propria sindemia, in cui la sovrapposizione di problemi di salute con fattori ambientali, economici e sociali si è scaricata sulla società colpendo con durezza le fasce più deboli della popolazione e aggravando le diseguaglianze. E noi vorremmo invece rovesciare questa situazione.
Per provare ad affrontare e approfondire questi e altri nodi, già il 28 marzo 2021 organizzammo un primo convegno online, come momento aperto di discussione e confronto per strutturare anche un tessuto di connessioni e relazioni orientato a produrre sapere e possibilità di iniziativa all’interno e al di là del momento pandemico.
La risposta è stata importante e sorprendente, con la partecipazione di 34 soggettività che, pur nella loro profonda (e aggiungeremmo «irrinunciabile») diversità, hanno saputo confrontarsi condividendo i propri saperi, le proprie esperienze e le proprie prospettive. Troppo spesso infatti le lotte e le vertenze territoriali rimangono abbandonate nell'atomizzazione; in ciò il convegno del 28 marzo si è dimostrato uno strumento importante per riuscire in qualche modo a superare questa atomizzazione.
L’ottica di questo congresso nazionale per la salute, che si terrà il 6-7 novembre a Bologna, non è dunque quella di un singolo evento, bensì quella di un percorso permanente, una processualità capace di muoversi anche in una visione di lungo periodo. Per questo invitiamo sin da ora a considerare questo congresso come una tappa, anzi una «seconda» tappa dopo la prima del 28 marzo 2021, e che auspichiamo possa ripetersi con una periodicità sostenuta. Ci piace pensare, e ci muoveremo per costruire, sia futuri nuovi congressi nei prossimi mesi e anni, che altri momenti di incontro, approfondimento, iniziativa. Da questo punto di vista il sito ospiterà sia i materiali del congresso che uno spazio di discussione aperto dove poter sviluppare un discorso collettivo.
Perché questo congresso nazionale? Perché gli effetti del Covid-19 esplosi nel 2020 hanno superato quelli di una pandemia, configurando una vera e propria sindemia, in cui la sovrapposizione di problemi di salute con fattori ambientali, economici e sociali si è scaricata sulla società colpendo con durezza le fasce più deboli della popolazione e aggravando le diseguaglianze. E noi vorremmo invece rovesciare questa situazione.
Per provare ad affrontare e approfondire questi e altri nodi, già il 28 marzo 2021 organizzammo un primo convegno online, come momento aperto di discussione e confronto per strutturare anche un tessuto di connessioni e relazioni orientato a produrre sapere e possibilità di iniziativa all’interno e al di là del momento pandemico.
La risposta è stata importante e sorprendente, con la partecipazione di 34 soggettività che, pur nella loro profonda (e aggiungeremmo «irrinunciabile») diversità, hanno saputo confrontarsi condividendo i propri saperi, le proprie esperienze e le proprie prospettive. Troppo spesso infatti le lotte e le vertenze territoriali rimangono abbandonate nell'atomizzazione; in ciò il convegno del 28 marzo si è dimostrato uno strumento importante per riuscire in qualche modo a superare questa atomizzazione.
L’ottica di questo congresso nazionale per la salute, che si terrà il 6-7 novembre a Bologna, non è dunque quella di un singolo evento, bensì quella di un percorso permanente, una processualità capace di muoversi anche in una visione di lungo periodo. Per questo invitiamo sin da ora a considerare questo congresso come una tappa, anzi una «seconda» tappa dopo la prima del 28 marzo 2021, e che auspichiamo possa ripetersi con una periodicità sostenuta. Ci piace pensare, e ci muoveremo per costruire, sia futuri nuovi congressi nei prossimi mesi e anni, che altri momenti di incontro, approfondimento, iniziativa. Da questo punto di vista il sito ospiterà sia i materiali del congresso che uno spazio di discussione aperto dove poter sviluppare un discorso collettivo.
Congresso nazionale per la salute
Come si esce dalla sindemia?
Partecipanti